Spazio Diamante

Miglior danzatore

Sin dai tempi antichi, sia in Occidente e Oriente il numero 8 è presente in molte espressioni culturali, con funzioni importanti, sia emblemi e calcestruzzi, dalla sfera religiosa alla matematica, dalla filosofia alla nomenclatura dei venti e del sistema solare, da l'architettura per il gioco degli scacchi, di espressioni corporee, Tango, Qigong e varie arti marziali.

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Menzione speciale della giuria – sezione danza

Lady B., let it be! nasce dall’incontro fortuito con un’anziana clochard, ex attrice e cantante, amante del teatro. Diversi riferimenti al suo lungo racconto vengono messi in scena, nel corso della performance, grazie alla presenza di alcuni oggetti, che diventano (gli unici) simboli immutabili della condizione di decomposizione ed abbandono dell’ Io.

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Miglior attrice

Abbiamo scelto la cronaca, i giornali, per scoprire altre storie, forse banali, ma certamente importanti per i protagonisti che non hanno scelto di esserlo, che volevano forse stare altrove, fare altro, proprio come i personaggi di Amleto, incastrati in una cronaca che, tolta la meraviglia della parola shakespeariana, diventa piccola, ma solenne nella sua semplicità.

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Miglior attore

Due atti unici: La musica dei ciechi del ’28 di Viviani e Occhiali neri del ’45 di Eduardo. Si vien fuori da una guerra e la cecità rivela la sacralità del mistero, l’incapacità dell’uomo contemporaneo di scrivere correzioni reali sul mondo. Allo spettatore la responsabilità d’indagare l’oscurità, esaltando musica e silenzio, partendo ciascuno dai propri sensi, o dalla privazione di essi.

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Miglior testo

Sette personaggi per una trama in fondo molto semplice. Astro e la Mamma sono due elementi di una famiglia in apparenza estremamente ordinaria: lei si prende cura del figlio, in assenza di un padre troppo codardo per potersi fare carico dei compiti che la natura gli ha assegnato.

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Miglio regia

Due atti unici: La musica dei ciechi del ’28 di Viviani e Occhiali neri del ’45 di Eduardo. Si vien fuori da una guerra e la cecità rivela la sacralità del mistero, l’incapacità dell’uomo contemporaneo di scrivere correzioni reali sul mondo. Allo spettatore la responsabilità d’indagare l’oscurità, esaltando musica e silenzio, partendo ciascuno dai propri sensi, o dalla privazione di essi.

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Miglior progetto- sezione danza

Sin dai tempi antichi, sia in Occidente e Oriente il numero 8 è presente in molte espressioni culturali, con funzioni importanti, sia emblemi e calcestruzzi, dalla sfera religiosa alla matematica, dalla filosofia alla nomenclatura dei venti e del sistema solare, da l'architettura per il gioco degli scacchi, di espressioni corporee, Tango, Qigong e varie arti marziali.

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Miglior progetto – sezione prosa

Sette personaggi per una trama in fondo molto semplice. Astro e la Mamma sono due elementi di una famiglia in apparenza estremamente ordinaria: lei si prende cura del figlio, in assenza di un padre troppo codardo per potersi fare carico dei compiti che la natura gli ha assegnato.

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Serata di premiazione con Pia Lanciotti

PIA LANCIOTTI

Si diploma alla SCUOLA DEL PICCOLO TEATRO di MILANO diretta da GIORGIO STREHLER.
Continua la sua formazione frequentando i workshop internazionali finanziati dall’Unione dei teatri d’Europa con Declan Donnellan, Bruce Meyers e Jan Simmons in Francia, Spagna e Germania.

Debutta nel 1994 con AMLETO di W. Shakespeare nel ruolo di OFELIA con la regia di Elio De Capitani. Nel 2016 reciterà ancora AMLETO, stavolta a Londra, in lingua inglese con la regia di ANTHONY GREEN nel ruolo di GERTRUDE .
Nel 1997 è ELISA ne L’AVARO di Molière con la regia di GIORGIO STREHLER con cui sarà anche CLARICE e in seguito BEATRICE nelle numerose tournée nazionali ed internazionali di ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI di Carlo Goldoni.

Durante il suo percorso è diretta da grandi maestri della scena internazionale: da EIMUNTAS NEKROSIUS ne IL GABBIANO di A: Cecov, a PETER STEIN in PENTESILEA di Kleist, In DER PARK di Botho Strauss e I DEMONI di DOSTOEVSKI, maratona di dodici ore che girerà il mondo, fino a DECLAN DONNELLAN con il quale interpreta il doppio ruolo di GRAZIANA e della DUCHESSA ne LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE di Middleton.

Importante l’incontro con il regista , drammaturgo e attore argentino CLAUDIO TOLCACHIR che la sceglie per il ruolo di CARO nella versione italiana di EMILIA , con il quale vince il premio MASCHERE DEL TEATRO come migliore attrice non protagonista nel 2017.

Con LUCA RONCONI recita in quattro spettacoli : IL VENTAGLIO di Goldoni, INVENTATO DI SANA PIANTA di H.Broch, PECCATO FOSSE PUTTANA di J. Ford e ATTI DI GUERRA di E.Bond

Altre produzioni importanti negli anni sono state quelle dirette da CRISTINA PEZZOLI (LA CELESTINA, IL PRINCIPE TRAVESTITO, TRE SORELLE), MARCO CARNITI (COME VI PIACE e RICCARDO III di W. Shakespeare), LUCA DE BEI (HAPPY HOUR e TEMPESTE SOLARI) ARPAD SCHILLING ( ancora RICCARDO III ma nel ruolo di LADY ANNA), GLAUCO MAURI ( LA TEMPESTA di W. Shakespeare) AURELIO PIERUCCI (Il FERRO di G. D’Annunzio), TERRY D’ALFONSO(TROPICO DEI SENSI) ANDRée RUTH SHAMMAH (UNA NOTTE IN TUNISIA), FEDERICO TIEZZI (NON SI SA COME) FAUSTO RUSSO ALESI (EDEYEN), CARMELO RIFICI(CHIE CHAN E IO), ANDREA NOVICOV ELEKTRA)J, FEDERICO OLVETTI (SONATA D’AUTUNNO) , GIACOMO BISORDI (FRED’S DINER) ,JACOPO GASSMAN (IL RAGAZZO DELL’ULTIMO BANCO).

Vince il premio Eleonora Duse e il premio nazionale della critica.

Incursioni anche in televisione e cinema.

PERMETTE? ALBERTO SORDI con la regia di Luca Manfredi dove interpreta ANDREINA PAGNANI – FILM TV

DIGITARE IL CODICE SEGRETO e IL VICINO DEL PIANO DI SOPRA con la regia di Fabrizio Costa- Film TV

Lavora a diversi con progetti con Carmine Elia : MARE FUORI ,SOPRAVVISSUTI , SARA , NOI SIAMO LEGGENDA, LA PORTA ROSSA, ROSSELLA .

Con Andrea Molajoli interpreta Tina Lagostena Bassi in CIRCEO.

IL MIRACOLO (scritto e diretto da Niccolò Ammaniti) IL PROCESSO, 1993, LA COMPAGNIA DEL CIGNO, MONTALBANO, NON UCCIDERE seconda stagione, FIORE E TINELLI, CATTURANDI, LA MONACA DI MONZA, TERAPIA D’URGENZA, AFFARI DI FAMIGLIA , LA DOPPIA VITA DI NATALIA BLUM, PAPABLOG.

Il suo primo film è L’ESTATE D’INVERNO regia di Davide Sibaldi con il quale vince il premio come migliore attrice protagonista al festival internazionale del cinema indipendente di Parigi e il premio MAREMETRAGGIO.

In seguito lavora con Alessandro Angelini e Sergio Castellitto in ALZA LA TESTA, poi con Max Croci in AL POSTO TUO, ne LA COPPIA DEI CAMPIONI di Giulio Base.
Partecipa a LORO 2 di Paolo Sorrentino e ne LA DEA FORTUNA di Ferzan Ozpetek.

Felice incursione nel primo film da regista di Neri Marcorè ZAMORA (2024).

Continua la sua formazione tra Los Angeles, Roma e Londra con IVANA CHUBBUCK.
Presenta a TEDx Skyway nel 2023 uno speech dal titolo “COME FA UN ATTORE A DIVENTARE LA SUA IMMAGINAZIONE”.