REMUDA TEATRO
In fondo a un milione di stelle
con GIULIA CHIARAMONTE | DANIELE PAOLONI | VERONICA RIVOLTA
drammaturgia Federico Malvaldi
regia di Federico Malvaldi e Alice Casagrande
costumi Marta Montanelli
produzione Remuda Teatro e.t.s
Lutto. s. m. [lat. lūctus -us, der. del tema di lugere «piangere, essere in lutto»]. – 1. a. Sentimento di
profondo dolore che si prova per la morte di persona cara, soprattutto di un parente, o in genere di persone la cui perdita è vivamente rimpianta. […] b. Complesso di usanze che, in base a tradizioni diverse a
seconda dei luoghi, vengono osservate dai congiunti di un morto, per un periodo più o meno definito dopo il decesso, e in genere ogni segno esterno con cui il dolore è manifestato. […] 2. Dolore, condizione
dolorosa. […] 3. Con sign. particolare, in psicanalisi, elaborazione del l., processo messo in moto dalla
perdita di un oggetto amato e che conduce, attraverso l’accettazione e la rassegnazione, all’abbandono
dell’oggetto stesso.
Dolore e ancora dolore.
E tutto intorno, la vita: quella di Anna e Marco e poi a quella di Marco ed Emma.
Una rinascita dopo la perdita, attraverso il senso di colpa, la paura e la vivida sensazione di paralisi dovuta
all’assenza di qualcuno con cui si è condiviso gran parte della propria esistenza. L’immobilità: è difficile
attraversarla quando questa entra nelle nostre giornate. La somma delle forze che agiscono sul nostro
corpo si fa nulla e noi restiamo cristallizzati nell’inerzia o in un continuo movimento, costante e sempre
uguale, che ci rende fantasmi reclusi nei nostri leitmotiv emotivi e psicologici, mentre là fuori la vita
accade, in un continuo movimento disorganizzato – e mai identico a se stesso – di caos, imprevisti e
scoperte. Poi una crepa di luce. Improvvisa e inaspettata, quasi irreale. Il mondo riacquista i suoi colori, i sapori, i profumi. A tratti il dolore è ancora più tangibile, potente e schiacciante, ma sotto a quel dolore la vita riprende a scorrere imprevedibile e inafferrabile. L’immobilità si disgrega, un frammento alla volta: sopra le macerie di una felicità perduta si creano lo spazio e il tempo per riscrivere le leggi della propria quotidianità. I muri della sofferenza iniziano a cadere, ma non possono essere abbattuti senza un’azione attiva: non basta intravedere il mondo che sta oltre quelle crepe che silenziosamente si sono fatte strada nella nostra immobilità. Sta a noi muoverci, cambiare ritmo e respiro, anche se questo, spesso, significa affrontare un ultimo e lancinante frammento di disperazione e la paura di smarrire se stessi con tutto ciò che siamo stati fino a quel momento.
In fondo a un milione di stelle attraversa la perdita e la rinascita; la difficoltà di ricostruirsi dopo la fine di
una parte imprescindibile della propria vita. Marco ha perso Anna dopo quasi vent’anni insieme e, in
mezzo a quel lutto claustrofobico e paralizzante, incontra Emma. Per superare l’immobilità è necessario
rinascere, ma è impossibile perdere la memoria del nostro passato che permane e sopravvive sopra ogni
nostra nuova esperienza. I ricordi si trasformano in rimorsi, senso di colpa e paura di lasciar andare
proprio quel passato per tornare a vivere nel presente. Fino a quando una verità non diventa evidente: è
più facile vivere nel dolore che cercare di superarlo e tornare a esistere, e quel dolore rischia di
disintegrare tutto quanto: noi stessi e coloro che ci stanno vicino.
Come si fa a ricominciare? Come si fa a lasciare andare senza dimenticare e tradire una parte imprescindibile della propria storia personale.
Prenota il tuo Carnet valido per accedere a 2 studi . Costo carnet: 10 euro.
SCRIVI UNA MAIL
Premio Migliore promozione social
REMUDA TEATRO
FINO ALLA FINE DI TUTTO
con ELEONORA BERNAZZA e GABRIELE ENRICO
assistente alla regia Veronica Rivolta
costumi Marta Montanella
drammaturgia Federico Malvaldi
regia Renato Civello
produzione Remuda Teatro
“La compagnia Remuda Teatro, molto attiva nella promozione del proprio studio, ha adottato una strategia comunicativa accattivante e divertente. Questo approccio ha consentito di creare un’immagine chiara e distintiva nella percezione degli utenti contribuendo a suscitare interesse e curiosità nei confronti del proprio progetto”.
Premio del Pubblico
TROPS
IL CUORE DEBOLE DI ANTONIO
con GIOVANNI BONACCI, GIACOMO ANDREA BOTTONI, FLAVIO FRANCUCCI, SIMONE GIACINTI
musicista Armando Valletta
drammaturgia Simone Giacinti
regia Francesco Giordano
È il 4 giugno del 1989 e un gruppo di amici parte in direzione Milano per seguire la loro squadra del cuore in trasferta: la Roma.
Daniele, si prepara in casa e saluta mamma e papà prima di salire in macchina con Pietro, Roberto e Antonio. Armati di panini con mortadella e sciarpe giallorosse i ragazzi sono pronti a “conquistare” la fredda Milano.
Quattro adolescenti che si divertono a fare i grandi:
“Quanto ce piaceva gioca’ a esse’ Ultrà”
Incantanti da quei colori e dai continui cori, camminano sognanti per il vialone che li porta allo stadio.
Ma spesso i sogni fanno a pugni con la realtà. Una realtà, quella, dove i grandi, non sono proprio ciò che ti immagini. Ed è così che la violenza prende il sopravvento, per giochi di potere e prevaricazione, dove spesso il forte è forte con i deboli; in questo caso con dei giovani ragazzi che non volevano far altro che tifare la propria squadra e tornare a casa da mamma.
È il 4 giugno del 1989 e insieme ad Antonio, quel giorno a Milano, siamo morti un po’ tutti.
Premio Miglior Regia
Angela Ciaburri
PROGETTO SUPERFICIE
MARSHMALLOWS
con SIMONE CORBISIERO, LUCA FILIPPI, BIANCA MASTROMONACO, ADELE PIRAS
organizzatore Matteo Santilli
autore e regia Angela Ciaburri
“Regia
Consapevole gestione dello spazio che si traduce in dinamiche geometriche perfette con i corpi mossi in coinvolgenti coreografie stilizzate. Visione matura anche nella direzione degli attori ai quali ha disegnato percorsi felicemente in sintonia con l’intera sua visione”.
Premio Miglior Attrice
Valentina De Giovanni
COMPAGNIA KINTSUGI
SANSA
con LUDOVICA BEI, VALENTINA DE GIOVANNI, LORENZA GIACOMETTI, FRANCESCA PAUSILLI, IGOR PETROTTO
autrice Giulia Orati
regia e drammaturgia Ludovica Bei
“Grande preparazione tecnica e profonda urgenza espressiva, trasmette afflato poetico sotto la scorza ruvida del suo personaggio. Potente nella sua caratterizzazione prima solida, scolpita nel marmo e chiusa in se stessa, e poi esplosa, quasi fuori controllo. La sua interpretazione trova un perfetto equilibrio nel mondo disperato e insano di SanSa, tanto da respingere inizialmente. Per poi stimolare il sorriso e, alla fine, commuovere per contrasto”.
Premio Miglior Autore
Nicolò Sordo
CIRCUITO PALCOFONICO – ARCHIPELAGOS TEATRO
CAMMINATORI DELLA PATENTE UBRIACA
con GIOIA D’ANGELO, DAVIDE FALBO, MASSIMILIANO MOTTA, NICOLÒ SORDO
tecnico audio e video Alberto Maria Salmaso
autore e regia Nicolò Sordo
“Per la ricerca poetica sul linguaggio testuale, per lo sguardo disincanto su una famiglia che si fa metafora di un mondo ostile: nel quale i legami di sangue sono confini invalicabili. Per la relazione teatrale che la drammaturgia innesca con la platea”.
Premio Miglior Attore
Flavio Francucci
TROPS
IL CUORE DEBOLE DI ANTONIO
con GIOVANNI BONACCI, GIACOMO ANDREA BOTTONI, FLAVIO FRANCUCCI, SIMONE GIACINTI
musicista Armando Valletta
drammaturgia Simone Giacinti
regia Francesco Giordano
“Ironia, eclettismo, dopo averti strappato più risate arriva e ti molla un pugno nello stomaco di commozione. Il suo dire è prezioso e netto. E in ogni sua parola proferita c’è l’alta scuola di un attore che sa lanciare voce, significati ed emozioni come se giocasse”.
Premio Miglior Attore
Pavel Zelinskiy
COMPAGNIA SUNNY SIDE
SLAVES
con BARBARA ALESSE, MASSIMILIANO ACETI, LIDIA CASTELLA, PAVEL ZELINSKIY, MASSIMILIANO SBARSI
autore Massimiliano Aceti
regia Barbara Alesse, Massimiliano Aceti
“Attore dotato di una solida tecnica e di una notevole intensità interpretativa. In bilico fra due culture, ha saputo dipingere il suo personalissimo quadro creativo e farsi apprezzare come portatore di verità ignorando le scorciatoie dell’omologazione”.
Premio Miglior Attrice
Luisa Casasanta
COLLETTIVO SANTE DI LANA
CAPELLI – M. SI DESTA UN MATTINO DA SOGNI INQUIETI
Con LUISA CASASANTA, ARIANNA BATTILANA
sound designer Mark Meccoli
visual artist Tina Squillace
aiuto regia Arianna Battilana
autrice e regia Luisa Casasanta
“Attrice intensa e vibrante, che incarna le parole e le trasforma in canto, racconto, epica.
Tutto si mescola, si fonde, si contamina: registri, stili, generi, dando vita a un innovativo e fecondo mash-up teatrale.
La sua voce, duttile e potente, diventa polifonia di mille voci, e ci racconta donne, uomini, mondi alti e bassi, umanità rotte e fragili. Un canto di donna per le donne e sulle donne”.
Premio Miglior Attore emergente
Alessandro Pazzaglia
MOZAICO
ENEA
con GABRIELE RAHO, ALESSANDRO PAZZAGLIA, GEMMA COSTA, MARGHERITA PALOMBI
costumi Giovanni Schiera
foto video e social media Andrea Aureli
autrice Gemma Costa
regia Gemma Costa, Flaminia Gai, Miranda Angeli
“Camaleontico nei tanti personaggi che interpreta in una messinscena di solo mezz’ora, colpisce per il suo divertente saliscendi vocale che si sposa con un temperamento che è ora veemenza ora delicatezza. Le sue doti attoriali fanno di lui un trasformista che sa graffiare e conquistare”.