Spazio Diamante

Laerte

Compagnia Oltreuomo

Laerte

di e con Francesco Iorio, Gabriele Raho, Mattia Lattanzi

Regia Rose Marie Gatta

La biologia non si compone più di leggi, ma di opinioni. Spesso sbagliate.
Quando Fausto viene a sapere dal proprio dottore di essere “incinto”, rimane di stucco, scandalizzato. Ma presto subentra in lui un’esigenza di calore e di accoglienza nei confronti della creatura che sta crescendo dentro di lui, Laerte. Unicità assoluta, inebriante.
Essere il primo uomo della storia destinatario di un miracolo tanto prodigioso. Inevitabilmente, la gioia si mischierà all’amarezza, l’entusiasmo si intreccerà con la paura, e le prospettive future con l’analisi del proprio passato, alla ricerca di una spiegazione. Del resto, tutti coloro a cui capita qualcosa di unico si domandano: “Perché proprio a me?”.

Belli capelli

con Paolo Cutuli
cantante e compositore Davide Misiano
arrangiatore e chitarrista Andrea Causapruna
Drammaturgia e regia Paolo Cutuli
Sansone non si fida di Dalila, ha capito che lei lo tradirà. Ma, nonostante ciò, si abbandona a un
supremo atto d’amore confessando all’amata traditrice il segreto della sua forza. Questa storia
d’amore e morte, di ascendenza biblica, diviene, nella rivisitazione di Paolo Cutuli e Davide
Misiano, un paradigma universale: sotto la cifra dell’enigma sansoniano si snoda, infatti, una
riflessione sui temi della fiducia e della guerra, perché la guerra, quella “storica” e delle genti, ha
origine in effetti da una tara del pensiero che intacca già prima le relazioni private

Disturbo?

compagnia Erre Diesse

Disturbo?

scritto, diretto e interpretato da Giorgia Palmucci, Michele Valerio Legrottaglie

Cantante Antonella Lo Savio

Luci Virginia Russo

 

Un uomo e una donna, due personalità diverse o forse uguali, due solitudini a confronto. Ma anche due parti della stessa identità, due voci di uno stesso pensiero, due modi differenti di evitare la realtà.
Un viaggio all’interno delle loro paure, della loro ansia di non essere in grado, affrontando con ironia l’amara realtà di non riuscire a comunicare. Una telecamera puntata su due esseri tragicamente umani che si perdono in una missione apparentemente elementare, quella di vivere. Un flusso di coscienza a due voci; non segue una narrazione “lineare”, bensì si accoda al processo dei pensieri, della mente. Dialoghi a senso unico, considerazioni ad alta voce,  smarrimenti e disperazione si susseguono in un luogo senza nome e senza tempo,  che potrebbe essere tutto e niente.

FRANTUMI

compagnia Unaltroteatro

FRANTUMI

con Anna Bocchino, Ettore Nigro, Arturo Scognamiglio

Assistente alla regia Michele Brasilio
Testo e Regia Tony Laudadio

Un rapimento o forse meglio dire un sequestro. Gli antagonisti sulla scena raccontano fatti precisi, accadimenti che li hanno coinvolti e a cui non hanno potuto sottrarsi. Quello che loro rivivranno sul palco, arriverà agli spettatori come se essi stessi lo stessero vivendo, provocando la domanda per eccellenza: cosa farei io al loro posto?
Lo scenario è quello della crisi economica che ha messo in ginocchio l’occidente negli anni passati e che ancora fa sentire la sua coda velenosa. Quanto ogni singolo membro di questa organizzazione mondiale che chiamiamo società, ha la propria fetta di influenza sull’andamento delle cose?
Infine sarà il pubblico a scegliere, e sarà una decisione esiziale.

Amore #Protocollo: novella coreografica per voci e corpi

compagnia Teatro “A” (Ass.Ariadne)

Amore #Protocollo: novella coreografica per voci e corpi

Musiche di Marco Terracciano

Con Cristina Colonnetti, Giacomo De Rose

Video Gerardo Filocamo
Coreografia Rita Marozza

Regia e drammaturgia Valeria Freiberg

Amore #Protocollo è’ un racconto scenico ambientato in un vecchio cinema dove, alla fine dello spettacolo serale, i due corpi improvvisano la storia narrata da P.Mérimée. E’ uno spazio abitato dai gesti sussurrati, rituali da scoprire per generare nuovo senso oltre i concetti tradizionalmente legati all’Amore e alla Gelosia, alla Passione umana – per cancellare la dimensione folcloristica, stereotipata del personaggio di Carmen. Gli attori frammentano e ricompongono di nuovo il soggetto a tutti noto di Carmen senza però perdere realismo e verità della storia originale di P.Mérimée.

RAPHAEL

Compagnia Teatrale Maner Manush

RAPHAEL

con Andrea Lattari, Cinzia Grande, Luis Alberto Alvarez
Regia Andrea Lattari, Cinzia Grande

Musicista Luis Alberto Alvarez
Scenografo e pittore Francesco Campese

RAPHAEL è il progetto del nuovo spettacolo della Compagnia MANER MANUSH, terza parte della Trilogia ispirata dagli studi tra Teatro e Arte, dedicata a Raffaello Sanzio, che nasce dalla collaborazione tra attori e artisti visuali. Un’interpretazione contemporanea dei lavori del grande maestro, una ricerca teatrale che sonda la relazione tra spazio e corpo dell’attore attraverso il dialogo di differenti discipline artistiche, per sperimentare nuovi linguaggi performativi. Raffaello Sanzio, pittore e architetto, svela le regole geometriche che governano l’universo, l’uomo, lo spazio vissuto e le relazioni che intercorrono tra loro, aprendo il campo a nuove sperimentazioni e interazioni fra le arti. Aprendo diversi punti di fuga, modificando i modi di osservazione, focalizzando come sotto una lente di ingrandimento alcuni dettagli dell’immagine, la visione del reale viene stravolta, scomposta, ricreata, sospesa nel tempo.

Beyond

ASS. CULT. PINDOC ONLUS

Beyond

interprete e coreografo Stellario Di Blasi

Scoprire il Cosmo è scoprire una nuova dimensione. Così, bucando questa tela – che è la base di tutta la pittura – ho creato una dimensione infinita. Qualcosa che per me è la base di tutta l’arte contemporanea. Io buco, passa l’infinito di lì, passa la luce, non c’è bisogno di dipingere

Le parole con Lucio Fontana descrive i suoi iconici dipinti Concetto Spaziale, sono il margine di fascinazione su cui si pone questo studio performativo che si nutre della medesima volontà di tagliare, con un solo gesto, l’idea di rappresentazione a favore di una dimensione personale allargata all’immaginazione.

 

Sorella Mia

compagnia Li’An Dance

Sorella Mia

Interpreti e coreografe Anna Borini, Livia Massarelli

Sorella Mia indaga il significato più profondo della sorellanza. Ispirandosi alle due sorelle della letteratura tragica greca, Antigone ed Ismene, Sorella mia vuole essere un viaggio esplorativo nel complesso e, a volte contraddittorio, rapporto tra due sorelle; un rapporto fluido, dinamico che prende spunto dalle figure del testo sofocleo prescindendo dalle consuete letture politiche e sociali della tragedia classica e confrontandosi invece con l’umano sentire che questi due personaggi raccontano, diventando archetipi di una relazione tra donne.

 

Nahar

compagnia Komorebi Collab

Nahar

interprete e coreografa Sofia Nappi
interprete e musicista Alice Nappi

“Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.” (Luigi Pirandello)

“Nahar”, dall’antico ebraico “fiume”, è un’esplorazione nelle profondità dello “stream of consciousness” umano, dove conscio ed subconscio si fondono attraverso un processo di realizzazione del proprio Sè: come due entità sorelle che, al ricongiungersi, trovano infine liberazione.

Come artiste, siamo al servizio per offrire alla società un modo per riscoprire nuove prospettive nella realtà in cui viviamo per esplorarne la piena potenzialità.

“Nahar” è eseguito dalla coreografa ed interprete Sofia Nappi su musica appositamente composta e suonata dal vivo dalla collega e sorella Alice Nappi, compositrice e musicista.

TUTTO CIÓ CHE DEVI SAPERE SU DI ME (ma del quale non ti frega nulla)

compagnia S DANCE COMPANY

TUTTO CIÓ CHE DEVI SAPERE SU DI ME (ma del quale non ti frega nulla)

con Rocco Suma, Salvatore Sciancalepore
coreografia Mario Coccetti

TUTTO CIÓ CHE DEVI SAPERE SU DI ME (ma del quale non ti frega nulla) esplora il tema dell’identità declinata in tutte le sue accezioni. Elementi surreali, non convenzionali e apertamente provocatori sono al centro dell’opera, una panoramica ironica, dissacrante (ma anche tristemente reale) della necessità di esporsi, di primeggiare e di imporsi forzatamente. Le atmosfere cinematografiche di Pedro Almodovar fanno da cornice ad un lavoro creativo che Impegna diversi stili coreografici, tecniche e processi di rappresentazione, frutto del background formativo ed esperenziale di S Dance Company.