Tornano i percorsi di formazione di Teatro e Critica a Roma: l’appuntamento è allo Spazio Diamante per un workshop di visione, critica e giornalismo, dal 29 aprile al 12 maggio, iscrizioni aperte fino al 25 aprile 2024.
Romeo Castellucci qualche anno fa durante il discorso per il conferimento della laurea ad honoris causa a Bologna affermò che «osservare non è più un atto innocente», lo sguardo non è più ingenuo, è iper-sollecitato. Inoltre, che cosa vuol dire scegliere di andare a teatro, ora, dopo l’esperienza pandemica e la bulimia di visioni sugli schermi digitali?
Teatro e Critica LAB, progetto di formazione ideato dalla rivista Teatro e Critica, torna con un nuovo percorso a Roma, durante il festival inDivenire che si terrà al teatro Spazio Diamante dal 29 aprile al 12 maggio 2024. Ragionamento, critica e scrittura, comporranno un lavoro intensivo e approfondito sulle forma delle arti sceniche contemporanee, all’interno della programmazione del festival.
Attraverso un lavoro collettivo svilupperemo pensieri e scritture elaborando strumenti di lettura dei linguaggi del contemporaneo, strategie di analisi, comprensione delle dinamiche produttive del teatro contemporaneo, approfondendo i formati del giornalismo online, dalla recensione al diario emotivo, dall’inchiesta alle interviste con gli artisti, pubblicando e condividendo articoli e riflessioni.
Il percorso sarà guidato da Andrea Pocosgnich, fondatore e direttore di Teatro e Critica e si svolgerà dal 29 aprile al 12 maggio 2024, In ogni incontro il gruppo si muoverà come una vera e propria redazione alternando la teoria alla pratica.
Gli articoli dei partecipanti saranno pubblicati sul sito di Teatro e Critica dedicato alla formazione: https://teatroecriticalab.wordpress.com/
DIDATTICA
Dalla teoria alla pratica e viceversa. Le introduzioni teoriche saranno di stimolo per la pratica critica quotidiana, allo stesso tempo la scrittura alimenterà la discussione teorica. Di che cosa parleremo?
– Come guardiamo uno spettacolo
– La funzione critica nello spettatore
– Come si analizza uno spettacolo
– La critica: verbale e scritta
– Il racconto dello spettacolo come forma di comprensione
– La scrittura come riflessione
– Il teatro e la realtà che ci circonda
– come si racconta uno spettacolo
– scrittura giornalistica e forme della narrazione
– lavoro redazionale: scelta dei contenuti , cosa raccontare, perché
– lavoro di editing: come si correggono i lavori degli altri
– modelli del giornalismo culturale: presentazioni, recensioni, editoriali, interviste
COSTI: l’iscrizione al workshop è gratuita, i partecipanti dovranno acquistare presso il teatro un abbonamento agli spettacoli.
ORARI: dalle 16 alle 19 presso lo Spazio Diamante (via Prenestina, 230, Roma) nei giorni
– martedì 30 aprile
– giovedì 2 maggio
– venerdì 3 maggio
– sabato 4 maggio
– martedì 7 maggio
– mercoledì 8 maggio
– giovedì 9 maggio
– venerdì 10 maggio
INFO: L’iscrizione avviene scrivendo a teatroecriticalab@gmail.com allegando alla richiesta una lettera motivazionale e un curriculum.
Il workshop potrà accogliere massimo 15 partecipanti, la redazione potrà dunque chiedere ulteriore materiale per la selezione.
SCADENZE: è possibile rispondere a questa call e inviare i materiali richiesti fino al 25 aprile 2024
Francesca della Monica al Festival inDivenire 2023
Francesca Della Monica è una delle voci più originali della musica sperimentale italiana ed è oggi un punto di riferimento nel panorama musicale e teatrale italiano e internazionale.
Con la sua metodologia performativa e laboratoriale ha formato e influenzato innumerevoli artisti in tutto il mondo.
Tra le tante sue collaborazioni anche quelle col Teatro Stabile di Torino, Teatro Piccolo di Milano, Accademia dell’INDA di Siracusa, Giving Voice (UK), Scuola Del Teatro Nazionale di Genova, Arta’ Cartoucherie, di Parigi…
E con Federico Tiezzi, Gabriele Lavia, Dario Fo ( di cui è stata preparatrice vocale personale), Massimo Popolizio, Serena Sinigaglia, Mauro Avogadro…
Il suo libro “A voce spiegata” è rivolto a quanti nella voce trovano il proprio strumento di lavoro, di poesia, di conoscenza e di comprensione di sé stessi e degli altri. Per gli attori e cantanti che desiderano indagare in un campo che studia ciò che dovrebbero conoscere della propria voce prima di abbracciare una specifica tecnica, stile o estetica. Per quanti desiderino fare della voce uno strumento potente di indagine della propria forma di esprimere la complessità delle componenti logiche, emozionali, gestuali, relazionali del discorso. Per drammaturghi che devono conoscere come avviene il passaggio dalla parola scritta alla parola detta. Per chi studia la psiche e ami coglierne le manifestazioni attraverso la voce. A voce spiegata si articola in tre sezioni. La prima si propone di creare una cornice epistemologica e interpretativa del fenomeno vocale cercando l’origine antica e profonda delle sue manifestazioni comuni e straordinarie per cercarne e dimostrarne i significati e le implicazioni. La seconda parte si delinea per immagini che hanno il potere di sintetizzare e stimolare la comprensione delle problematiche della voce e individuare l’esperienza psichica e corporea sottesa a ogni azione vocale. La terza parte mostra, infine, come avvengono e come si articolano
BIO
Francesca Della Monica è una delle voci più originali nel panorama della musica sperimentale italiana. Ha compiuto i suoi studi nella classe di Musica da Camera per Cantanti di Liliana Poli presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, diplomandosi poi in Canto presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi ” di Ferrara. Parallelamente ha fatto studi accademici , laureandosi in Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze e specializzandosi in Archeologia presso l’Università degli Studi di Siena . Fin dall’inizio della sua carriera si è dedicata alla musica del Novecento storico e contemporaneo, privilegiando le esperienze sperimentali e d’avanguardia. Il suo interesse per questo repertorio l’ha portata a incontrare e a collaborare con musicisti come Sylvano Bussotti, John Cage, Giancarlo Cardini, Aldo Clementi, Marco Betta, Armando Gentilucci, Roberto Fabbriciani, Daniele Lombardi, Paolo Castaldi, Giuseppe Chari, Davide Mosconi, Giuliano Zosi, Pietro Grossi, Vittorio Fellegara, Francesco La Licata, Andrea Nicoli, Riccardo Vaglini, Gabriele Marangoni e a partecipare a numerose rassegne di musica contemporanea in Italia e all’estero. Da anni va conducendo una ricerca sulle diverse tecniche della voce, tradizionali e sperimentali, in particolare, quelle collegate alle notazioni non convenzionali della nuova musica e sul paesaggio sonoro. Ha partecipato come vocalista a spettacoli teatrali e di danza collaborando con compagnie quali Lombardi Tiezzi con la quale collabora da oltre trent’anni , Il Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, Krypton, Parco Butterfly, Mascarà Teatro, Fondazione Pontedera teatro, Fondazione Sipario Toscana, Festival di Santarcangelo. Ha lavorato come compositrice delle partiture vocali e come preparatrice vocale con registi quali Federico Tiezzi, Gabriele Lavia, Dario Fo ( di cui è stata preparatrice vocale personale), Massimo Popolizio, Serena Sinigaglia, Marta Cuscunà, Mauro Avogadro, Giancarlo Cauteruccio, Roberto Bacci, Sandro Garzella, Gianfranco Pedullà, Maguy Marin, Virgilio Sieni, Massimo Verdastro, Paolo Rosa, Lindsay Kemp, Alessio Pizzech, Chiara Bersani, Lina Prosa. Dal 1996 al 2010 ha affiancato l’attore e regista Massimo Verdastro – con cui ha fondato nel 1999 la “Compagnia Verdastro/Della Monica – nella realizzazione di progetti performativi e didattici incentrati sui temi della drammaturgia contemporanea. Ha tenuto conferenze e seminari sulle problematiche della vocalità e sulle nuove grafie per la voce alla “Scuola Paolo Grassi” di Milano, presso le Università “La Sapienza” e “Tor Vergata” di Roma, presso il “Centro di sperimentazione per la didattica musicale” di Fiesole, all’”Istituto musicale” di Bolzano, presso il “Teatro Metastasio” di Prato, alla “Fondazione Enrico Caruso” di Firenze, all’”Accademia di Belle Arti” di Firenze, Scuola di Musica di Fiesole, presso la Fondazione Pontedera Teatro, Teatro Stabile di Torino, Teatro Piccolo di Milano, Accademia dell’INDA di Siracusa, Giving Voice (UK) , Scuola Del Teatro Nazionale di Genova, Master di Vocologia Artistica dell’Università di Bologna , Arta’ Cartoucherie, di Parigi. Dal 2007 al 2013 è stata docente di drammaturgia musicale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel Giugno del 2005 nell’ambito della “Casa Laboratorio” di San Paolo (Brasile) diretta da Cacà Carvalho e Roberto Bacci ha tenuto due seminari, presso il Sesc Belenzinho, rivolti a giovani attori e artisti. Dal 1987 al 1997 ha fatto parte dell’Associazione musicale G.A.M.O. (Gruppo Aperto Musica Oggi) di Firenze, svolgendo attività di programmazione e organizzazione. Ha inciso per l’etichetta “Materiali Sonori” due CD dedicati a musiche di John Cage, uno dei quali presenta la registrazione dal vivo del concerto tenuto a Firenze nel 1992 in presenza dell’autore. Per le etichette “Quaderni di Octandre e “Ars Publica” ha inciso brani di Giancarlo Cardini e Andrea Nicoli. Per Ars publica ha inciso un album dedicato a sue composizioni dal titolo ” autobiografia di una voce” e per Circus Producoes di San Paolo , un album dal titolo “Ultraesistir”.Per la Rai ha inciso musiche di Alberto Savinio, Poulenc, Mozart. Ha lavorato con la Compagnia “Casa Laboratorio para as artes do Teatro” di San Paolo, diretta da Cacà Carvalho. Dal 2011 ha iniziato una intensa collaborazione col regista brasiliano Gabriel Villela.Collabora con la compagnie brasiliane Grupo Galpao, Clowns de Shakespeare, Banda Mirim, Companhia do Tijolo, Fofos enchenam e con cantanti come Marina Lima, Laila Garin, Paula Santoro. Negli ultimi anni va conducendo assieme al prof. Ernani Maletta dell’Università Federale del Minas Gerais, Università federale de Sao Joao del Rei , Unicampi di Campinas e Unespi de Sao Paulo una ricerca originale sulla vocalità nella dimensione teatrale. Nel 2017 fonda con l’attore e drammaturgo Maurizio Donadoni e con il musicista e pedagogo set 1989 – dic 2020 italo‑brasiliano Ernani Maletta l”Associazione APERTA . Nel 2018 ha registrato il suo metodo di maieutica e pedagogia della voce “ Vocazione‑spatium vocis” Nel 2019 è stata la preparatrice vocale di Virginia Raffaele nello spettacolo Samusà e nello stesso anno è stata la vocale coach di Gigi Proietti . Nel settembre 2022 è uscito il suo libro ” A Voce Spiegata” con la editrice Casa Usher.
Laurea magistrale in Filosofia Università degli Studi di firenze, Firenze ott 1981 – dic 1993 Diploma in Canto Conservatorio di Ferrara, Ferrara set 1983 – set 1989 pedagoga musicale, preparatrice vocale, cantante
Breve storia di un uomo che ingannò la morte di Massimo De Rossi
Testo liberamente ispirato alla novella di Luigi Pirandello Notizie del Mondo
Spettacolo Ospite
in Prima Nazionale
Con Massimo De Rossi e Roberta Anna
Scena/costumi di Geraldine Gelin
Musiche Repertorio di Angela Sincler
Ass. Regia Francesca Olia
Aiuto regia Valeria Iacampo
Direttore di scena Gianluca Tomasella
Regia di Massimo De Rossi
Storia di fantasmi, di tradimenti e apparizioni notturne? Un “gioco” perverso che, portato alle estreme conseguenze, metterà in luce vecchi rancori, ambiguità sommerse, desideri repressi, anche l’amore. Quello assoluto.
SINOSSI
È un testo per il teatro, concepito come una sceneggiatura cinematografica, tenendo conto ovviamente dei “limiti” imposti dal palcoscenico.
La storia, ambientata a Roma nel pieno Boom economico degli anni Sessanta, ruota attorno a un evento dichiaratamente paradossale. Nel suo svolgersi la commedia rivela infatti aspetti comici, grotteschi ma anche tragici nella loro umanità. Tommaso, il protagonista di questa storia, dopo l’improvviso decesso del suo compagno di vita Girolamo (Momo), decide di prendersi gioco della morte, di raggirarla con le sue argomentazioni. Ogni sera, più o meno alla stessa ora, Tommaso evoca, a modo suo, il fantasma dell’amico e dialoga con lui. Qualsiasi argomento è utile a tenere in vita la loro storia già messa in crisi da una figura femminile: la controversa e affascinante Giulia. Tutto questo potrebbe far pensare a una storia di fantasmi, di tradimenti, di sedute spiritiche e apparizioni notturne.
L’idea surreale messa in atto da Tommaso è ovviamente frutto di una immaginazione febbricitante. Ciò nonostante mette in moto un meccanismo tale da
trasformare per sempre la vita reale dei due protagonisti.
Affiorano vecchi rancori, ambiguità sommerse, desideri repressi, ma anche l’amore.
Quello assoluto. Immaginazione e realtà si confondono in una sequenza di scene dense di suspence, fino all’epilogo che ci sorprende e commuove.
È forse un giallo, una commedia noir? Tecnicamente è un testo basato sui dialoghi e sull’uso uso della lingua parlata. I personaggi dovranno apparire fin dall’inizio –
così almeno spero – fluidi nel loro divenire di volta in volta ambigui, comici, grotteschi, commoventi. Per arrivare a questo sarà necessario rapportarsi a un tipo di recitazione realistica, che segua con leggerezza il flusso narrativo della storia.
Gli ospiti del Festival inDivenire 2023
26 gennaio ore 18
Incontro con Maddalena Crippa
Conduce Giampiero Cicciò
MADDALENA CRIPPA debutta a diciassette anni con la compagnia del Piccolo Teatro di Milano ne Il Campiello di Goldoni, regia di G. Strehler, la lunga tournée la porta in tutta Italia e all’estero: al Théatre National de l’Odeon, a Varsavia, Berlino, Mosca e Leningrado.
Nel 1980 è Lady Macbeth nel Macbeth di Shakespeare prodotto dal Teatro Giulio Cesare di Roma per la regia di E. Marcucci.
Nel 1983 A. Calenda la dirige in Sior Todero Brontolon di C. Goldoni.
Nel 1985/86 sempre A. Calenda le dirige nella commedia musicale Le ragazze di Lisistrata di P.B. Bertoli, poi è la protagonista ne La commedia della seduzione di Schnitzler, prodotta dal Teatro Regionale Toscano, regia di L. Ronconi, per la quale riceverà il Premio Borgio Verezzi come miglior attrice. Nello stesso periodo continua la collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano nel ruolo di Léonide Focino in Il Trionfo dell’amore di Marivaux, regia di A. Vitez.
Nel 1987 in Ti ho sposato per allegria di N. Ginzburg, regia di A. Calenda.
Dal 1988 al 1993 è Fedra di G. D’ Annunzio, regia di M. Castri, prodotto dalla Loggetta di Brescia, è Tamora nel Tito Andronico di Shakespeare per la regia di P. Stein, prodotto dal Teatro Stabile di Genova e dal Teatro Ateneo di Roma.
E’ quindi Nora nella Casa di Bambola di H. Ibsen, regia di Navello, prodotta dal Teatro Stabile della Sardegna.
E’, in alternanza, nei due Ruoli di Rosa e Cornelia, ne L’attesa di R. Binosi, regia di C. Pezzoli al Teatro Due di Parma.
Dal 1994 al 1997 recita in lingua tedesca al Festival di Salisburgo in Jedermann di Hofmannsthal nel ruolo di Buhlschaft (la Lussuria), regia di G. Friedel.
Nel 1994 riceve il Premio Maschera d’Argento come miglior attrice teatrale dell’anno.
Sotto la regia di P. Stein è Elena Andreevna in Zio Vania di A. Cechov, prodotto dal Teatro di Roma e dal Teatro di Parma, che debutta nel Marzo 1996 a Mosca nell’ambito del secondo Festival Internazionale A. Cechov. Lo spettacolo viene ospitato dal Festival di Edimburgo nell’ agosto del 1996 ricevendo il Premio come miglior spettacolo del Festival.
Nel 1995 è voce recitante durante le due uniche rappresentazioni, nella chiesa di S. Marco a Milano, de La Morte di Lazzaro con musiche di A. Corghi, testo di J. Samarago, coro maschile e femminile e voci bianche del Teatro alla Scala di Milano.
Con la regia di W. Le Moli interpreta il Pierrot Lunaire di Schönberg e Canzoni Italiane tra il 1919 e il 1939 prodotto dal Teatro Stabile di Parma e dall’ Orchestra dell’Emilia Romagna A. Toscanini. Il Pierrot Lunaire è stato replicato al Festival di Edimburgo nell’ agosto del 1996. Nel 1997, con debutto al Festival di Benevento, interpreta canzoni del repertorio tedesco ed italiano degli anni ’20-’40 con il trio Gardel, nello spettacolo Canzonette vagabonde regia C. Pezzoli. E’ protagonista assoluta di Schönberg Kabarett I parte Pierrot Lunaire II parte Brettl Lieder per la regia di P. Stein al Festival del ‘900 coprodotto dall’ Accademia Filarmonica Romana e dal Teatro dell’Opera di Nizza, spettacolo portato tra il 1999 e il 2000 in tournée sia in Italia che all’estero: Messico (Festival internazionale Cervantino),Spagna (Festival internazionale di musica a Santiago De Compostela), Austria (Wiener FestWochen), Portogallo (Festival di Oporto).
Successivamente interpreta L’annaspo di R. Orlando con la regia di C. Pezzoli prodotto dalla Contemporanea ’83: per questo spettacolo riceve sia il Premio Flaiano nel 2000 che il Premio della Critica nel 2002.
Nel dicembre 2000 interpreta i due ruoli di Polly e Jenny nell’Opera da tre soldi di K. Weill prodotta dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma con Ensemble Modern diretto da H. K. Gruber.
Nel 2001, per la regia di C. Pezzoli, è interprete principale di Sboom, incanti e disincanti degli anni sessanta, che ha debuttato al Festival di Benevento e che comprende canzoni di: Tenco, Jannacci, Conte, Modugno, De Andre’, etc; testi di: Loi, Zavattini, Testori, Pasolini, Mastronardi, Boatti etc. Lo spettacolo tocca i palcoscenici di tutta Italia.
E’ voce recitante e cantante nelle due opere di A. Corghi testi di J. Saramago Sotto l’ombra che il bambino solleva e Cruci-Verba con l’orchestra regionale Toscana al Teatro Regio di Parma.
E’ voce recitante insieme ad A. Busi in Amori incrociati di A. Corghi al Lingotto di Torino con l’ Orchestra Sinfonica della Rai diretta da G. Noseda.
E’ voce recitante nel 1999 e nel 2003 del melologo Medea di J.A. Benda per l’ Orchestra di Padova e del Veneto diretta da D. Dini Ciacci e da M. Brunello poi legge il Canto XXXV dell’Orlando Furioso di L. Ariosto, curato da R. Cappuccio.
Nel 2002 su commissione del Festival di Pasqua di Salisburgo debutta al Mozarteum con Kundrys Schwestern, titolo italiano Femmine Fatali: concerto in cinque lingue (Italiano Spagnolo, Francese, Tedesco, Inglese) per voce recitante cantante, pianoforte, percussioni e fiati, ideato e diretto da P. Stein, musica composta da A. Nidi. Lo spettacolo tocca l’Italia, la Spagna (Malaga, Almagro, Valencia, Salamanca, Girona), il festival di Recklinghausen in Germania.
Segue l’interpretazione di Pentesilea di Kleist con la regia di P. Stein che debutta ad Epidauro e viene portato in tournée a Merida, Siracusa, Carnuntum, Urbisaglia in versione estiva, poi in versione invernale a Madrid e in tutta I’Italia.
Nel 2002 riceve il Premio della critica anche per lo spettacolo Sboom.
Nel marzo 2003, per la manifestazione Dedica a Vassilis Vassilikos a Pordenone, legge le poesie del grande poeta sulle musiche di A. Nidi; è poi voce recitante nelle Dighe del tempo: nove movimenti per voce recitante violoncello e orchestra d’archi, musica di C. Scannavini, testo di P. Billi scritto per la commemorazione della tragedia del Vajont, con M. Brunello.
Sempre nel 2003 vince il Premio A. Ristori come attrice di prosa più segnalata dalla stampa.
Nel 2004 è voce recitante nel Peer Gynt di Ibsen nella versione di I. Bergman, musiche di Grieg, Orchestra della Toscana diretta da P. Bellugi. Poi è Medea nella Medea di Euripide, regia di P. Stein a Siracusa nell’ambito delle rappresentazioni classiche al teatro Greco. Riceve il Premio Duse.
Quindi è Cleopatra nel quinto atto della trilogia Shakespeariana curata da W. Pagliaro per il Globe di Villa Borghese.
Sempre nello stesso anno lavora alla costruzione drammaturgica di A Sud dell’ Alma: il nuovo spettacolo musicale insieme ad A. Nidi che si occupa delle musiche originali e degli arrangiamenti e L. Quintavalla che ne è la regista. I testi e le canzoni sono di autori sudamericani e della poetessa M. Gualtieri. Lo spettacolo debutta al teatro Filodrammatici di Milano a novembre e continuerà la sua tournée nel 2005-2006-2007 con parti recitate e cantate in italiano e spagnolo.
Nell’aprile 2005 è voce recitante insieme a M. Ovadia nella Salmodia della Speranza di D.M. Turoldo nel Duomo di Milano, spettacolo che viene riproposto in video nel 2022 in occasione dell’evento In ricordo della Resistenza italiana, in onore della Resistenza Ucraina. Si impegna poi in una tournée che tocca il Sudamerica (Montevideo, S. Jose, Cordoba, Mendosa e Buenos Aires) con Palabras cantadas y canciones abladas, prima parte in spagnolo e seconda parte in italiano; debutta quindi a a Verona come protagonista de La donna vendicativa di C. Goldoni, riscrittura e regia di R. De Simone e ad agosto viene ripreso lo spettacolo Medea al Teatro Greco di Epidauro.
Nel gennaio 2006 al Teatro Strehler nella produzione del Piccolo Teatro è Madre Coraggio in Madre Coraggio e i suoi figli di B. Brecht, regia di R. Carsen; a luglio è Vivien in La Roccia di T.S. Elliot al Festival di S. Miniato.
Nella primavera 2007 è voce narrante nel Peer Gynt di Ibsen, nella versione di I. Bergman, con l’Orchestra ed il coro di Santa Cecilia diretto da V. Askenasj nella sala grande del Auditorium di Roma. Successivamente è impegnata nella lettura nel Duomo di Milano del Cantico dei Cantici, curato da Mons. Ravasi.
In novembre interpreta Eva in Sinfonia d’autunno di I. Bergman, con R. Falk, regia di M. Panici.
Nel 2008 all’ Auditorium, nell’ambito del ciclo di poesia e musica, di Pasolini-Morante legge i relativi testi sulle musiche di P. Schianchi e successivamente a Besana Brianza (Mb), partecipa all’iniziativa La Donna anima e voce dell’Europa moderna per il Festival Musarte, letture di B. Craveri, violoncellista S. Bennici, è protagonista di Canto popolare, percorso poetico all’interno dell’opera di P. P. Pasolini, con le atmosfere musicali, realizzate dalle chitarre di P. Schianchi.
Nel 2009 è la volta de Le invisibili di E. Giordano e L. Ravera, regia di E. Giordano, successivamente è impegnata in Orfeo Flebile queritur Lyra, melologo di S. Colasanti per ensemble, aula Magna dell’Università di Roma, e quindi nella lettura all’Auditorium di Roma delle opera di P. Celan, condotto da V. Magrelli e C. Miglio. Quindi interpreta Varvara Petrovna ne I Demoni di Dostoevskij, regia di P. Stein (lo spettacolo dura 12 ore e tocca Milano, Vienna, Amsterdam, Napoli, Ravenna, Atene, New York, Parigi, Roma, Pordenone, Reggio Emilia, Torino), spettacolo che riceve il Premio Ubu e il Premio della Critica.
Nel dicembre dello stesso anno debutta al Teatro Studio di Milano con E pensare che c’era il pensiero di G. Gaber e S. Luporini, arrangiamenti musicali e pianoforte M. Gagliardi, coriste C. Calderale, M. Longo, V. Svizzeri, regia E. Giordano. La tournée tocca nel 2010 e 2011 tutta Italia.
Nel 2011 insieme a Tosca e L. Sastri è protagonista di Italiane di E. Giordano che cura anche la regia, il debutto è al Teatro Argentina di Roma nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unita d’Italia.
Nel 2012 è la voce recitante e cantante nella Messa da Requiem per P.P. Pasolini di R. De Simone al Teatro San Carlo di Napoli. Nel medesimo anno debutta al Festival di San Miniato con Anima Errante di R. Cavosi, regia di C. Rifici. Repliche a Milano e Bergamo.
Nel 2013 debutta a Lucca per il Festival Teatri del Sacro con Passione tratto dal romanzo Passio Laetitiae et Felicitatis di G. Testori, per la prima volta in scena con il fratello Giovanni, regia e drammaturgia di D. Nicosia.
Successivamente debutta a Roma alla sala Umberto con Italia mia Italia di M. Crippa, pianoforte e arrangiamenti musicali di M. Gagliardi e con Bubbez Orchestra (violoncello G. Famulari, chitarra M.De Lorenzi e contrabbasso E. Dodaro), regia di P. Stein.
Dal 2014 partecipa al progetto di S. Maifredi Un racconto mediterraneo leggendo in varie città’ d’Italia Odissea canti XIX e XXIII incentrati sul rapporto Penelope-Ulisse, Eneide canto IV incentrato sul rapporto Didone Enea, Iliade libro XXIII- I giochi per Patroclo.
Sempre nel 2014 partecipa inoltre al progetto di A. Calbi, al Teatro Argentina di Roma in Ritratto di una Capitale regia di F. Arcuri interpretando il testo di L. Ravera.
Nel 2015 debutta nel ruolo di Titania in Der Park di B. Strauss regia di P. Stein.
Nel 2016 è protagonista insieme a G. Piazza di Lampedusa Way (terzo capitolo de La trilogia del naufragio), testo e regia di L. Prosa.
Nello stesso anno viene insignita del Premio Siracusa Stampa Teatro per la sua interpretazione di Clitemnestra nello spettacolo Elettra di Sofocle per la regia di G. Lavia andato in scena al Teatro Greco di Siracusa.
Dal 2016 porta in scena letture da L’altra verità di A. Merini Musiche di Marais, Castiglioni, Schubert e improvvisazioni, M. Ancillotti flauto, C. Hauri violoncello A. YekNur Siringo pianoforte.
Nel 2016 e 2017 è inoltre protagonista insieme a D. Pecci dello spettacolo Amleto regia di D. Pecci, dello spettacolo Verdi’s Mood e le donne che segna l’inizio della collaborazione con la cantante jazz C.Tedesco.
Negli stessi anni è protagonista de l’Allegra vedova, cafè chantant. Rielaborazione testo originale di V. Leon/ L. Stein a cura di B.Stori e M. Crippa, regia di B. Stori. Sempre nel 2017 interpreta il ruolo maschile di Riccardo II di Shakespeare nel Riccardo II con la regia di P. Stein che debutta a Verona e tournée in tutta Italia.
Nel gennaio 2018 è protagonista di Matilde e il tram per San Vittore regia e riduzione di R. Sarti dal libro di G. Valota che raccoglie le testimonianze dei sopravvissuti e dei famigliari degli operai di Sesto San Giovanni deportati nei lager. E’ inoltre di nuovo voce recitante per Pierrot Lunaire, in occasione dello Stresa Festival, con Stresa Festival Ensemble, N.Coelho, direttore.
Calca il palcoscenico di molte città italiane con lo spettacolo Le tre sonate di Debussy testi di Debussy, Proust e Hindemith, Ensemble Suoni Riflessi.
E’ protagonista insieme a G. Piazza, di Pentesilea- allenamento per la battaglia finale per la regia di L. Prosa, che viene portato a Villa Medici di Roma, all’Istituto di cultura italiana di Parigi e allo Spazio Teatro Noh’ma Teresa Pomodoro di Milano. Nel 2019 è Ecuba nelle Troiane regia di M. Mayette al Teatro di Siracusa; per il Mittelfest di Cividale del Friuli, con il fratello Giovanni, interpreta L’infinito tra parentesi di M. Malvaldi per la regia di P. Maccarinelli prodotto dallo stabile di Trieste.
Nel 2020 è docente di seminari tenuti al Teatro Biondo di Palermo e per Teatri Possibili di Milano.
E’ protagonista della lettura dai diari 1941-1943 di Etty Hillesum, Deve trattarsi di autentico amore per la vita, drammaturgia G. Calligaro, con musica dal vivo di G. M.Conti, spettacolo che riporta sulle scene nel 2021 e, senza accompagnamento musicale, nel 2022.
Sempre nel 2021 partecipa, insieme ad A. Bonaiuto, al progetto Roma legge Dante, leggendo passi del canto VIII dell’Inferno dantesco e della Recherche prussiana, con il commento di M. Mazzucco e A. Piperno, accompagnamento musicale di A. Celletti.
Legge successivamente in varie cittadine della Valtellina i canti I, V, XVII, XXVI, XXXIII, XXXIV dell’Inferno e i canti XXX-XXXI-XXXIII del Paradiso.
Insieme a M. De Francovich legge all’Auditorium Parco della musica di Roma, Ulisse contemporaneo, musiche di R. Marcotulli, commento di E. Cantarella, regia di P. Maccarinelli.
Nell’ambito del progetto Aus Italien-istantanee musicali di 8 compositori italiani è voce recitante per il melologo Orfeo Flebile queritur Lyra, di S. Colasanti, tratto da Le metamorfosi di Ovidio, direttore C. Rovaris, orchestra del Teatro Petruzzelli.
Per il Teatro Spazio Teatro Noh’ma Teresa Pomodoro è protagonista insieme al fratello G. Crippa de L’Italia s’è desta, viva una statua viva, scritto appositamente da P. Colonnello, giornalista e scrittore.
E’ docente di corsi di alta specializzazione al Teatro Elicantropo di Napoli e rinnova la sua collaborazione con Teatri Possibili.
Segue la lettura in prima mondiale del testo integrale Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti alla presenza dell’autore J.M. Mirò, traduzione di A. Savelli, produzione Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi.
Per il canto del Rinascimento italiano, legge Armida introduce C. Bologna dalla Gerusalemme Liberata di T. Tasso, drammaturgia di P. Stein, regia di S. Maifredi, produzione Teatro Pubblico Ligure.
Nel 2022 è Giocasta nell’Edipo Re regia di R. Carsen al Teatro Greco di Siracusa. Viene insignita del Premio Vallecorsi per il Teatro come miglior attrice. Debutta nell’autunno dello stesso anno nel Compleanno di A. Pinter, regia di P. Stein prodotto dal Teatro C. Menotti di Milano.