Spazio Diamante

Capelli – M. si desta un mattino da sogni inquieti

COLLETTIVO SANTE DI LANA

CAPELLI – M. SI DESTA UN MATTINO DA SOGNI INQUIETI

Con LUISA CASASANTA, ARIANNA BATTILANA
sound designer Mark Meccoli
visual artist Tina Squillace
aiuto regia Arianna Battilana
autrice e regia Luisa Casasanta

M. si desta un mattino da sogni inquieti e si ritrova trasformata, nel suo letto, in una donna vittima di stupro. La sua mostruosa metamorfosi è un racconto polifonico arrabbiato e spaventoso, ironico e difficile, che fra sonorità techno e folklore, ispirazioni bibliche e rivisitazione del mitologico, prova a ribaltare la condizione di vittima riservata alle donne dalla cultura patriarcale.

 

Car(o)vita

DOVECOMEQUANDO

CAR(O)VITA

con FLAVIA GERMANA DE LIPSIS, ALESSANDRO BLASIOLI, VALENTINA MARTINO GHIGLIA
autore Roberto Simonte
regia Pietro Dattola
produzione DoveComeQuando

Vicky e Zaira, mascherate e armate, sono davanti al supermercato. Il carovita dilaga, al cep c’è chi si alza alle 5 e non arriva a fine mese, nessuno fa niente. Faranno loro qualcosa: la rapina più bella del mondo: prendere solo i prodotti e rivenderli al cep, ma a prezzi giusti.
Sicuro le arresteranno, perché ci sono tanti tipi di furto – e il loro è il peggiore.

Camminatori della patente ubriaca

CIRCUITO PALCOFONICO – ARCHIPELAGOS TEATRO

CAMMINATORI DELLA PATENTE UBRIACA

con GIOIA D’ANGELO, DAVIDE FALBO, MASSIMILIANO MOTTA, NICOLÒ SORDO
tecnico audio e video Alberto Maria Salmaso
autore e regia Nicolò Sordo

Una famiglia di alcolisti cammina nella neve. La madre davanti, dietro i figli. Hanno ritirato la patente di guida a tutti e tre. Si spostano a piedi, da un bar all’altro, aspettando il ritorno del padre andato all’estero con la scusa del lavoro e mai più tornato.
Camminatori della patente ubriaca è la storia vera di una famiglia implosa, alla disperata ricerca di un angelo e di una via d’uscita.

SanSa

COMPAGNIA KINTSUGI

SANSA

con LUDOVICA BEI, VALENTINA DE GIOVANNI, LORENZA GIACOMETTI, FRANCESCA PAUSILLI, IGOR PETROTTO
autrice Giulia Orati
regia e drammaturgia Ludovica Bei

Dalla piazza di San Saba partivano rapine e spaccio. Un blitz della polizia: arrestati i ragazzi della banda di SanSa. Le ragazze restano per la prima volta sole, senza un futuro. Chicca punta alla rinascita, la sorella Giulia resta nello squallore. L’arrivo di Matteo, un documentarista, solleva domande sulla loro identità, e le due diventano gli emblemi del desiderio di redenzione e del legame indissolubile con il passato.

Surgelati

LE ORE PICCOLE/ DUNAMIS

SURGELATI

con DANIELE SANTISI, MATTEO CARABELLI
assistenza creazione scenica Chiara Arrigoni
costumi Paola Arcuria
aiuto regia Paola Arcuria
autrice Chiara Arrigoni
regia Giulia Quercioli

In una città-gorgo piena di persone arrabbiate, Tonino è sul punto di dare di matto o, forse, ribellarsi, come aveva fatto una ragazza prima di lui. Surgelati parla del nostro feroce e tragicomico presente, tra lavori che non restituiscono un significato, una città che vampirizza le energie vitali o le trasforma in rabbia, la nostra corsa infinita verso… verso cosa?

Enea

MOZAICO

ENEA

con GABRIELE RAHO, ALESSANDRO PAZZAGLIA, GEMMA COSTA,  MARGHERITA PALOMBI
costumi Giovanni Schiera
foto video e social media Andrea Aureli
autrice Gemma Costa
regia Gemma Costa, Flaminia Gai, Miranda Angeli

Enea ha una vita solitaria e monotona. Un giorno, mentre lavora nella sua tabaccheria, si precipita da lui Claire, una ragazza bizzarra, che lo convince, insieme a Luigi Sofia Alexander IV, il suo cliente più assiduo con un disturbo di personalità multipla, a partire per un viaggio surreale alla ricerca del dio Blu, l’unico che sa dove sia il Fiume: un luogo dove non esistono i brutti pensieri.

Marshmallows

PROGETTO SUPERFICIE

MARSHMALLOWS

con SIMONE CORBISIERO, LUCA FILIPPI, BIANCA MASTROMONACO, ADELE PIRAS
organizzatore Matteo Santilli
autore e regia Angela Ciaburri

La costruzione di un microcosmo che mira a sviscerare un unico grande tema: quello della “società liquida”. Il mondo descritto è emotivamente precario, e obbliga le persone all’impermanenza. Un senso di insoddisfazione costante che provoca solitudine e depressione, da cui sembra impossibile venire fuori.

Me ne vado

BAM TEATRO

ME NE VADO

con ANNA PISCOPO, MARIAL BAJMA RIVA
collaborazione artistica Andrea Cosentino, Lamberto Carrozzi
autrice e regia Anna Piscopo

 

Un bar sulla strada provinciale, l’ambiente mal illuminato. Carina e Dolores sono due adolescenti che avrebbero voluto andare via dal loro noioso paese e, invece, hanno trucidato tutti gli avventori del bar in cui erano solite perdere il giorno.
A massacro terminato, su di loro incombe il pericolo di una alluvione. Che fare?
Lasciarsi morire e non prendersi la responsabilità del crimine commesso o mettersi in salvo e consegnarsi alla polizia?
Una commedia nera sull’immobilità fisica e spirituale di una generazione di giovani che non scelgono di diventare adulti per assenza di desideri e mancanza della promessa di un futuro.
ME NE VADO è la rielaborazione pulp di Aspettando Godot di Samuel Barclay Beckett e Viridiana di L. Buñuel, ma anche la storia di una amicizia oramai al capolinea: Carina, lolita convinta di carbonizzare gli uomini con la sola malia dello sguardo, preferisce lasciarsi travolgere dalla catastrofe pur di non dover scontare la sua colpa, mentre Dolores, che si dispera in preda a una crisi mistica, non vede l’ora di tornare tra le protettive braccia del padre e confessargli tutto.
A fare da sfondo c’è la provincia: forza antagonista sempre presente da cui non ci si libera mai.

 

Dinamiche fantascientifiche che non ci riguardano affatto

ZONA GRIGIA

DINAMICHE FANTASCIENTIFICHE CHE NON CI RIGUARDANO AFFATTO

con FILIPPO TANCREDI, LISA LIPPI PAGLIAI, LUCA GIACOMINI
regia Emanuele Baroni

In una galassia lontana lontana, ma non così lontana, su un pianeta dove è sempre lunedì, ma non proprio lunedì, è scoppiata la bomba della rivoluzione. Ma non proprio una bomba.
Il Popolo sta arrivando, la terra continua a tremare scandendo l’avvicinarsi della folla. Nova, Moss e Lai, i tre Potenti a capo del pianeta, devono risolvere la questione, hanno poco tempo. Ma, che cosa vuole la gente?

Fino alla fine di tutto

REMUDA TEATRO

FINO ALLA FINE DI TUTTO

con ELEONORA BERNAZZA e GABRIELE ENRICO
assistente alla regia Veronica Rivolta
costumi Marta Montanella
drammaturgia Federico Malvaldi
regia Renato Civello
produzione Remuda Teatro

Il futuro: che gran casino di questi tempi, non è vero?
Questa storia sbircia in quello di Sofia e Elia: due ragazzi all’ultimo anno di liceo in una piccola città di provincia. Lei: ambientalista, secchiona e figlia della borghesia; lui: nerd introverso tutto tecnologia, playstation e abiti di seconda mano.
Le cose, però, non sono mai come sembrano e dietro alle apparenze si nasconde sempre qualcosa di più profondo. Come le botte che Elia prende da suo padre da quando ha memoria, o gli atti di bullismo subiti da Sofia nella sua vecchia scuola e nascosti, come polvere sotto a un tappeto, dai suoi genitori.
La ragazza è un’esplosione di grida inascoltate, una Cassandra tutta dolore e rabbia che traduce in lotte sociali una disperazione privata e ancestrale. Elia viene travolto da quella rabbia e le loro inquietudini entrano in risonanza, spianando la strada a una ribellione che è molto più di una semplice fase adolescenziale.
Dopo un primo incontro contaminato da diffidenze e paura dell’altro, i due giovani si conoscono e finiscono per accettarsi e amarsi nelle rispettive fragilità. E progettano un attentato digitale insieme.
La loro doveva essere “solo” una battaglia ambientalista, ma si rivela molto di più: una cura contro la solitudine dei tempi moderni e un modo per attraversare e sconfiggere i propri demoni personali.
“Fino alla fine di tutto” racconta l’incontro di due isole, la storia di due ragazzi che cercano il proprio posto in un mondo che tra guerre, cambiamenti climatici e crisi sociali sembra non dare spazio ad alcuna speranza di felicità. Racconta le difficoltà della provincia e di una società sorda, in cui due giovani – così come molti altri – cercano di far sentire la propria voce, trovando conforto e forza nel loro essere insieme, sempre e fino alla fine di tutto.