Artisti per inDivenire – Collettiva di pittura, scultura e fotografia:
Messico
“La ricerca pittorica di Alvarez si spinge a ritroso nella Storia, fino a indagare le origini dell’Umanitá; nel frattempo, il suo impegno nel sociale si traduce collaborando con diverse associazioni culturali sul territorio romano. La sua espressione artistica spazia dalla pittura al muralismo, dal teatro alla musica. Compositore, attore, incisore, muralista, pittore, Alvarez è un artista eclettico: non segue un determinato sistema, ma si arricchisce costantemente con gli stimoli della vita di ogni giorno”.
“Non ho mai avuto uno stile definitivo e ho usato, soprattutto negli ultimi anni, svariate tecniche figurative. Il mio interesse principale è quello della figura umana, non mi stanco mai delle infinite espressività del volto, alla ricerca costante di bloccare il continuo movimento dell’inconscio”.
“Con l’utilizzo di varie tecniche (come la carta pesta, il cucito, la scultura) riprende il concetto fondamentale dei livelli di consapevolezza che ogni essere umano attraversa nella vita. Il lavoro artistico si concentra principalmente sulle vicende della mitologia Greca. Esso narra di conflitti, paure, brama di potere e mostri leggendari. L’artista mette in luce, attraverso la scultura, ciò che si cela dietro la leggenda del personaggio per arrivare alla comprensione di noi stessi, del nostro mondo interiore, da una prospettiva diversa. Tale interiorità poi si proietta nella realtà; essa è fatta di aspetti di noi che non vogliamo riconoscere e che quindi diventano mostri da temere. Cambiando modo di vedere, tutto si rivela e diventa il potere più importante che una persona possiede: amare se stesso, totalmente”.
“Nel 2015 sono nati i primi lavori sull’interpretazione di opere dei grandi maestri del passato (ad esempio l’ultima cena di Leonardo, l’annunciazione di beato angelico o lo studiolo di Antonello da Messina), svuotate da ogni elemento da me ritenuto superfluo compresa la figura umana: l’architettura diventa soggetto. Oggi, dopo infinite sperimentazioni, la ricerca si è concentrata sull’aspetto intrinseco della pittura; a prescindere dal soggetto, la mia fonte di ispirazione è la realtà visibile”.
“La riflessione sugli aspetti ingannevoli delle logiche che regolano
l’attuale sistema di valori dell’Umanità, spinge Chiara Vannucchi a indagare sulle ragioni che hanno condotto alle crisi finanziarie e alla spirale di indebitamento delle aree più povere della Terra”.
“La sua tavolozza raccoglie uno zibaldone di culture ed esperienze che gli permette di dare vita a veri e propri capolavori open air. La sua ricerca intimistica si traduce in pensieri quotidiani e interrogativi travestiti da elementi figurativi. Come uno sciamano che collega il mondo fisico a quello metafisico, l’artista cerca di stabilire una profonda connessione tra il suo desiderio di comunicare e i destinatari del suo messaggio, nella speranza di riuscire nella difficile missione di “umanizzare” maggiormente gli individui, risvegliando le coscienze e rendendo tutti più consapevoli della propria essenza creativa”.
“Nella malinconica ironia del “Portatore-di-cuore” sta l’intera poetica dell’autore. Così, la maternità probabilmente destinata alla separazione, si mitiga nello sguardo della tigre che, al contrario di Narciso, si perde in una piccola creatura acquatica. Norberto Cenci usa il colore per raccontare storie di animali e persone che volano alti sul disordine del mondo”.
“Paesaggi murali, ultima ricerca in ordine di tempo, si concentra su porzioni più o meno estese di muri che, grazie al gioco sovrapposto, inconsapevole e straordinario del tempo e dell’uomo sulla materia e sui colori, trasfigurano, fotografati, in paesaggi urbani e movimenti, con suggestioni che risalgono fino ai maestri fiamminghi e ai grandi del Rinascimento italiano, di cui sembrano riprendere la tecnica “a fresco”, e rimandano a molta storia dell’arte, da Turner, Monet, Fautrier, fino a Balla, al Futurismo e all’arte astratta”.
“Nelle opere di Mauro Romano, è netta la presenza dell’essenza stessa del surrealismo dove si esalta l’inconscio, l’immaginazione e la magia, in contrapposizione ai comuni concetti di razionalità e logica”.
“All’interno dei suoi disegni troviamo tratti maya e aztechi, simboli e rimandi accompagnati da scritti e descrizioni. È una texture che cerca di dar voce a degli oggetti che non ce l’hanno, oggetti e superfici fredde che potrebbero comunicare qualcosa”.
Colombia
“I lavori di Luis Alberto Cutrone parlano della sua realtà quotidiana e rispecchiano il pensiero, la cultura, l’esperienza e il sentimento della società contemporanea. Sono tracce di un vissuto che lo circondano e che vorrebbe che anche le persone vedessero, tracce di emozioni in cui è immerso e con cui convive ogni istante della sua vita. Le sue opere pittoriche e incisorie indagano sia lo spazio plastico non euclideo che le emozioni attraverso l’uso del segno e del colore”.
Orario:
Martedì ore 19:00