VINCITORI SEZIONE TEATRO e TEATRO LAZIO

I vincitori del Festival inDivenire 2019

Miglior testo Sezione Teatro Lazio
Il Vampa di Enrico Maria Carraro Moda

Motivazione:
Una drammaturgia che percuote lo spettatore e che ha il merito di aver illuminato la Sezione del Teatro Lazio. Una scrittura eversiva e intelligente, che spariglia le carte ricomponendole in una stupefacente proposta: irriverente, coraggiosa, finalmente inconsueta. Una perla in un panorama che chiama tutti noi, operatori del teatro, ad una profonda riflessione sulla necessità vitale di costruire nuove forme dell’espressività nel teatro.

Consegna il Premio Gianni Guardigli

Miglior Testo Sezione Teatro
Equitalia di Massimiliano Aceti

Motivazione:
Una fotografia che immortala il vissuto di due anziani coniugi, che, dopo una vita di lavoro e sacrifici, sentono il terreno frantumarsi sotto i piedi affondando nel girone della povertà. Uno spietato racconto drammaturgico che va a frugare nei segmenti di due esistenze che hanno proceduto appaiate, a volte tenendosi per mano con tenerezza, a volte sputandosi in faccia con disprezzo e rabbia. Una complessità strutturale costruita ad arte per regalare allo spettatore la descrizione della vita della famiglia che vive dall’altra parte del nostro pianerottolo ed è vittima dello strapotere della globalizzazione affidandosi un po’ ai guizzi autoironici di un’intelligenza lucida e un po’ alla disperazione inevitabile di un qualsiasi Davide senza fionda di fronte a un Golia armato fino ai denti.

Consegna il premio Gianni Guardigli

Miglior Regia Sezione Teatro Lazio
Enrico Maria Carraro Moda per Il Vampa

Motivazione:
Premiando la regia di Enrico Maria Carraro Moda si premia il coraggio di osare e la sua follia mista a una chiara e profonda conoscenza degli strumenti del teatro. Strumenti che gli hanno permesso di rifuggire da ogni manierismo e da ogni stereotipo.

Consegna il premio Massimo De Rossi

Miglior Regia Sezione Teatro – Luigi Saravo per Mnemosine
Motivazione:

La regia di Luigi Saravo è lucida ed evocativa, essenziale e contundente, e giganteggia al festival col suo disegno perfetto che è il chiaro risultato della sua sapienza scenica. Saràvo è capace di restituire un materiale drammaturgico, delicato e implicante, attraverso forme di corpi che si fanno materia, linee visionarie, immagini e silenzi potenti.
Il suo lavoro offre uno sguardo, stratificato su vari livelli, che tiene lo spettacolo in un continuo, teso, ed empatico rapporto col pubblico.
Nella sua regia si legge la matrice di una appassionata e personale ricerca sulla natura del teatro e delle sue declinazioni sceniche, di cui Mnemosìne è chiaramente un mirabile risultato.

Consegna il premio Massimo De Rossi

Miglior attore Sezione Teatro Lazio
Michele Ragno in Edip*

Motivazione:

Giovinezza e al contempo maturità, leggerezza e profondità, sapienza tecnica esaltata da un’interiorità che commuove, fanno di Michele Ragno una pietra che brilla di un talento chiaro, luminoso e fresco come il suo respiro in scena.

Consegna il premio Manuela Mandracchia

Miglior attore Sezione Teatro
Paolo Cutuli in Belli Capelli

Motivazione:
Un attore “fuori dal coro” Un prestigiatore che gioca con le allegorie e l’immaginario, cercando nell’arte della recitazione un approdo, un porto sicuro, lontano dal così detto “realismo del quotidiano”. Quando si creano dei personaggi è molto importante non essere logici. Cutùli porta avanti questo concetto in ogni sua trasformazione, in ogni sua invenzione istrionica. Bisogna essere incoerenti – sembra dirci – se si è logici la bellezza ci sfugge e poi scompare.

Manuela Mandracchia

Migliore attrice – Sezione Teatro Lazio 
Larissa Cicetti ne Il Vampa

Motivazione:
Larissa racchiude in sé due preziose quanto rare qualità attoriali: il coraggio di “stare” in scena semplicemente, e una presenza piena di senso e chiarezza interpretativa e allo stesso tempo vuota di orpelli e volontà di rappresentazione. La sua capacità di nudità emotiva è magnetica. E’ un atto di audacia che emoziona. La sua prestazione ne IL VAMPA colpisce per la maturità e l’intelligenza con cui ha saputo sostenere un disegno registico eversivo che toglie all’attore quei puntelli su cui solitamente appoggia il suo lavoro, dimostrando così di conoscere e possedere profondamente la natura del processo creativo che pertiene alla recitazione.

Manuela Mandracchia

Migliora attrice Sezione Teatro
Giorgia Ferrara in Passando la notte sott’acqua

Motivazione:
Talvolta gli attori si nascondono dietro al personaggio, se accade questo il risultato non può essere che un cliché, un modello di una copia esistente. Giorgia Ferrara aggiunge, al ruolo che interpreta, la sua vita, il suo mondo, le sue esperienze di giovane donna, di giovane attrice. Nei gesti di adolescente imbronciata, negli sguardi fulminei e profondi è in grado di far vibrare anche il silenzio.

Manuela Mandracchia

 

Premio del Pubblico
Mnemosine
di Doron Cochavi, Luigi Saravo
con Cristian Giammarini, Daniele Santoro, Doron Kochavi, Claudia Vegliante, Chiara Felici, Beatrice Olga Valeri
Regia Luigi Saravo
Consegna il premio Daniela Ursino

Miglior progetto Sezione Lazio per il Teatro (in collaborazione con ATCL)
Il Vampa
di Enrico Maria Carraro Moda
con Larissa Cicetti e Enrico Maria Carraro Moda
regia Enrico Maria Carraro Moda.

Motivazione:
Un affascinante e visionario percorso di ricerca che affonda nella realtà di un vecchio fatto di cronaca, il caso del Mostro di Firenze, ma con scelte registiche e drammaturgiche mai documentaristiche. Tutto è traslato e inglobato in una dimensione allucinata. Il lavoro mostra un approccio inusuale alla grammatica meta teatrale e invita il pubblico a riflettere su un fenomeno importante, quello della spettacolarizzazione del dolore.
Enrico Maria Carraro Moda colpisce e convince per la sua capacità di osare, di scardinare, di demistificare dinamiche teatrali obsolete.
Un talento così coraggioso e raro viene salutato da un premio assegnato all’unanimità dalla giuria.

Consegna il premio Lino Guanciale

Premio inDivenire 2019 – Miglior Progetto – Sezione Teatro
Ion
Drammaturgia e regia di Dino Lopardo
con Alfredo Giovanni Tortorelli, Andrea Tosi
Assistente di scena e costumi Iole Franco

Motivazione:
Un lavoro di esemplare artigianato teatrale, un gioiello costruito su un apparente equilibrio di mondi interiori che si specchiano. Una famiglia del Sud, un piccolo paese, due fratelli e sullo sfondo due genitori. Un gancio potentissimo che va ad afferrare con violenza il cuore di chi ascolta e lo costringe a fare i conti con la propria esistenza, i propri ricordi, il vissuto, il sole, il buio, i respiri, le aspirazioni, le lacrime ricacciate in gola. E poi l’inadeguatezza di una vita costruita su sogni fragilissimi, e quel pregiudizio contro le diversità difficile da estirpare.
Una malattia ma dell’anima. Che trasforma addirittura il corpo, ingabbia il fluire di una vita. Una messinscena in divenire che è già un vortice di luci e colori, lacrime, balbuzie e poesia.

Consegna il premio Lino Guanciale

 

La Giuria:
Sezione Teatro Lazio: Sonia Barbadoro, Alberto Bassetti, Riccardo Bocci, Alessandra Caruso per ATCL, Giampiero Cicciò.
Sezione Teatro: Sonia Barbadoro, Giampiero Cicciò, Massimo De Rossi, Gianni Guardigli, Luciano Melchionna.

Presidente Alessandro Longobardi
Direzione artistica Giampiero Cicciò

#festivalindivenire2019