GIAMPIERO CICCIÒ – Presidente di giuria Sezioni Teatro, Teatro Lazio e Danza

Giampiero Cicciò studia recitazione presso la Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman con la regia del quale debutta come attore in teatro con “La canzone degli F.P. e degli I.M” di Elsa Morante.

Nel 1990 su Raitre, Dipartimento scuola educazione, è tra gli attori del programma in sei puntate sui metodi di recitazione della Bottega Teatrale di Firenze: “Lezioni di Teatro” scritto e condotto da Vittorio Gassman.

Nel 1992 inizia un sodalizio artistico con Giancarlo Cobelli, con la cui direzione rappresenta lavori del teatro classico e moderno sempre in ruoli di primo piano.

È diretto da Cobelli in “Un patriota per me” di John Osborne nel ruolo di Ferdy, “Andrea o i ricongiunti” di Hugo von Hofmannsthal nel ruolo di Zorzi, “Troilo e Cressida” di William Shakespeare nel ruolo di Pandaro, “Edoardo II” di Christopher Marlowe nel ruolo di Baldok, “Illusion comique” di Pierre Corneille nel ruolo di Adrasto, “Re Giovanni” di William Shakespeare nel ruolo del Cardinale Pandolfo (grazie a questa interpretazione entra nella rosa dei candidato al Premio UBU).

In Francia, nel teatro Athénée-Louis Jouvet di Parigi, diretto da Walter Pagliaro è tra gli interpreti principali de Gli attori in buonafede di Marivaux (1990).

In Germania, nel 2006 diretto da Federico Tiezzi, accanto a Chiara Muti (Antigone) e Sandro Lombardi (Creonte), è in Antigone di Sofocle di Bertolt Brecht (nel ruolo di Tiresia) nell’ambito del BrechtFest di Berlino che si tiene nel teatro Berliner Ensemble fondato dallo stesso Brecht.

Ha inoltre lavorato con Alvaro Piccardi (Agamennone di Eschilo), Federico Tiezzi (Porcile di Pier Paolo Pasolini, Dialoghi e monologhi da Giacomo Leopardi), Giorgio Barberio Corsetti (La compagnia degli uomini di Edward Bond) Ninni Bruschetta (Giulio Cesare di William Shakespeare), Luciano Melchionna (Pausa di Luciano Melchionna, Sterminio di Werner Schwab, La disfatta di Gianni Guardigli) Gianni Guardigli (Giovanna d’Arco di Borgovecchio di Guardigli); Francesco Saponaro (Il petrolio drammaturgia di Antonio Marfella).

Debutta come regista nel 1996 al Teatro Politecnico di Roma con la tragicommedia da lui scritta “La favola della pelle e della rosa”. Tra gli interpreti: Luciano Melchionna, Celeste Brancato, Salvatore Palombi.

Nel 1998 per il Circuito del Mito diretto da Franco Zeffirelli allestisce “Il Siciliano” di Molière con Gilberto Idonea, Emanuela Muni, Donatella Finocchiaro, Annibale Pavone, David Coco, Giuseppe Castiglia.

Per il festival Taormina Arte, diretto da Giorgio Albertazzi, mette in scena tre spettacoli: “La sposa di Messina” di Friedrich Schiller (1999), “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni (2001), “Senso” di Luca De Bei con Maria Paiato (2002)

Nel 2003 è in scena con Andrea Camilleri ideatore di uno spettacolo ispirato a “La lupa” di Giovanni Verga: una messinscena che unisce letteratura, musica operistica e danza.

Nel 2007 mette in scena Lo stato d’assedio di Albert Camus. Con Maurizio Marchetti, Annibale Pavone, Giovanni Moschella, Federica De Cola.

Nel 2009 mette in scena Perthus di Jean-Marie Besset con Massimo De Rossi, Annibale Pavone, Francesco Borchi e Matteo Romoli.

Nel 2011 firma la regia del musical “Salvatore Giuliano” di Dino Scuderi con Giampiero Ingrassia e Barbara Cola nel ruolo dei protagonisti.

Nello stesso anno mette in scena “I miei occhi cambieranno” monologo interpretato da Federica De Cola (tratto dall’ultimo testo di Celeste Brancato).

Diretto da Ninni Bruschetta, nel 2012, è Vassili ne “L’ufficio” scritto da Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre (gli autori della serie tv Boris).

Nell’estate del 2013 scrive e firma la regia del cortometraggio “Rashid”, ispirato a un fatto realmente accaduto. Tra gli interpreti: Federica De Cola e Gabriele Greco. Nel 2014 il corto vince tre premi al MareFestival di Salina dedicato a Massimo Troisi: premiati il regista di “Rashid” Giampiero Cicciò, il protagonista Luigi Cirillo e l’attore non protagonista Gabriele Greco.

Nell’aprile 2015, prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina, mette in scena un proprio testo, “Lei e lei”, ed è regista e interprete dello spettacolo accanto a Federica De Cola.

Nel marzo del 2016 scrive e firma la regia di “Costano cari gli dei” testo ispirato al De Profundis di Oscar Wilde. Protagonista dello spettacolo è Marco Rea.

Sempre nel 2016, accanto a Lino Guanciale, è tra i protagonisti di “Ragazzi di vita” con la regia di Massimo Popolizio. Tratto dal romanzo di Pier Paolo Pasolini, lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Roma, ha debuttato in prima nazionale al Teatro Argentina il 26 ottobre.

Dal 2017 cura la direzione artistica del Festival inDivenire ideato da Alessandro Longobardi e presiede le giurie delle sezioni di teatro e danza del Premio inDivenire (evento centrale della manifestazione) che si svolge al Teatro Spazio Diamante di Roma.

E’ tra i protagonisti di film come “Il quaderno della spesa” (2003) regia Tonino Cervi. Accanto a Gabriele Lavia e Laura Betti, e “Senso unico” (1999) regia Aditya Bhattacharya. Accanto a Stefania Rocca e Lothaire Bluteau.

In TV è tra i protagonisti de “L’onore e il rispetto – Parte seconda” (2009) regia Salvatore Samperi; “Sangue caldo” (2011) regia Luigi Parisi e Alessio Inturri; “Il peccato e la vergogna” (2012) regia Luigi Parisi e Alessio Inturri; “I fantasmi di Portopalo” (2017) regia Alessandro Angelini; “Maltese – Il romanzo del Commissario” (2017) regia Gianluca Maria Tavarelli; “La mafia uccide solo d’estate” (2018) regia Luca Ribuoli; “Il commissario Montalbano” 2019 regia di Alberto Sironi.